È stata assegnata ad Antonella Fiorio di Bitonto e Gabriele Mastrolillo di Andria, ex aequo, la borsa di studio per il progetto riferito alla quinta edizione del Premio di ricerca biennale intitolato a Giuseppe Di Vagno (1891-1921). La Giuria, composta dal prof. Alessandro Campi, dal prof. Giovanni Belardelli, dal dott. Giuseppe Pasquale Roberto Catalano, dalla prof.ssa Simona Colarizi, dal M° Paolo Lepore e dal prof. Carmine Pinto, ha deliberato l’assegnazione di due borse del valore di 20mila euro ciascuna, significativo per chi debba affrontare una ricerca storica su base biennale.
NOTA: a seguito della rinuncia formale del dott. Mastrolillo, arrivata a mezzo PEC in data 20 ottobre, causa incompatibilità con assegno di ricerca già in essere presso l’Università di Trieste, l’intero importo del premio viene aggiudicato alla dott.ssa Fiorio.
Per l’edizione 2023 del Premio Di Vagno la Commissione ha deciso, all’unanimità, di assegnare la Borsa di studio ex-aequo ad Antonella Fiorio e Gabriele Mastrolillo per il progetto riferito alla Va edizione del Premio il cui Bando intitolato “Città e campagna: la modernizzazione capitalistica incompiuta e l’azione politica del Partito Socialista nel Mezzogiorno e nella Puglia di Giuseppe Di Vagno (1919-1925)”
Entrambe le proposte di ricerca, infatti, denotano una grande maturità scientifica e un approccio metodologico rigoroso. Per entrambe, il percorso bibliografico-archivistico risulta esposto con grande chiarezza, così come rigoroso e puntuale è apparso l’inquadramento storiografico-concettuale dei diversi nodi che verranno affrontati. Al tempo stesso, i temi generali proposti sono apparsi alla Commissione originali e innovativi rispetto alla letteratura esistente, nonché pienamente congruenti con le linee di ricerca previste dal Bando.
La scelta di dividere il Premio può certamente apparire penalizzante da un punto di vista soggettivo. Ma per la Commissione questa scelta è stato un modo per riconoscere l’emergere a livello scientifico di una nuova generazione di ricercatori e studiosi fortemente motivata e con una solida preparazione. Meritevole per questa ragione di essere sostenuta nel proprio impegno e nel proprio percorso di studi. Il che risponde esattamente alle finalità che hanno animato sin dalla sua fondazione il Premio Di Vagno.