Fondazione
Giuseppe Di Vagno
(1889 - 1921)
Persegue l’obiettivo del recupero della Memoria democratica e antifascista attraverso l’Archivio storico, la Biblioteca e le sue attività culturali rivolte soprattutto agli studenti e alle giovani generazioni.
Organizza mostre, promuove ricerche storiche e convegni di Studio, organizza annualmente i festival di cultura europea Lectorinfabula e Lector in Scienza, il Premio Rossella Panarese, la Scuola di Reportage Narrativo Alessandro Leogrande. Gestisce il Centro “Librexpression” per il diritto alla satira e la libertà di espressione e l’Osservatorio “Il piacere di lavorare”, dedicato al vasto tema del lavoro; è partner della COPEAM (Conferenza per l’Audiovisivo del Mediterraneo), del network delle riviste di cultura europee EUROZINE. Pubblica la Rivista on line «PAGINA’21», direttore Oscar Buonamano (Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Bari il 23 aprile 2019 al n°9. Registro della stampa del Tribunale di Bari n°9-2019); cura una propria Collana editoriale presso l’Editore Rubbettino.
Presidente
Consiglio di Amministrazione
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Angelo Sciannamblo
Tesoriere
Presidente Onorario
Gianvito Mastroleo
Segretario Generale
Filippo Giannuzzi
Collegio dei revisori
Staff
Maria Giovanna Volpe
Vittorio Di Lorenzo
Mariaserena Melillo
Leonardo Musci
PAGINA ’21
Oscar Buonamano
CENTRO LIBREXPRESSION
Thierry Vissol
IL PIACERE DI LAVORARE
Francesco Errico
SCUOLA LEOGRANDE
Francesco Romito
Comitato scientifico
Giuseppe Moro
Direttore Dipartimento Scienze Politiche, Docente di sociologia – Università di Bari
Antonia Carparelli
Consigliere per la governance economica, Commissione Europea Rappresentanza in Italia
Marina Calamo Specchia
Docente di Diritto Costituzionale – Università di Bari
Marina Comei
Docente di Storia dell’Economia – Università di Bari
Piero Ignazi
Docente di Scienza politica – Università di Bologna
Luciano Monzali
Docente di Relazioni Internazionali – Università di Bari
Carmine Pinto
Docente di Storia contemporanea – Università di Salerno
Onofrio Romano
Politologo, Docente di Sociologia – Università di Bari
Antonello Scialdone
Struttura di Coordinamento Scientifico, Dipartimento Lavoro e Politiche sociali ISFOL, Roma
Giovanni Scirocco
Docente di Storia contemporanea – Università di Bergamo, Vice direttore Rivista storica del Socialismo
Carlo Spagnolo
Docente di Storia contemporanea e Cattedra Jean Monnet – Università di Bari
Gianfranco Viesti
Docente di politica economica – Università di Bari
Roberto Voza
Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza – Docente di Diritto del Lavoro Università di Bari
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Donando il 5×1000 alla Fondazione Di Vagno contribuirai a sostenere i progetti culturali e le attività sempre a servizio della comunità.
Basta la tua firma e il Codice Fiscale 93292400723 nel riquadro dedicato al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’ART. 10, C. 1, Lett A), del D.LGS N. 460 del 1997”.
Gli istituti di cultura vanno verso un nuovo ruolo, che li vede come centri di servizi culturali capaci di rendere partecipi i giovani interessati a scambi ed esperienze. Sposare fino in fondo i moderni mezzi della “comunicazione” consente di far mantenere la capacità di attirare anche l’attenzione fisica verso una Biblioteca, di renderla elemento comunitario, e quindi, di tenerla sempre al centro dell’attenzione e della riflessione attraverso le attività proposte: detto in altri termini “essere” e non solo “rappresentare” veramente un “luogo utile” di elaborazione condivisa. Mettersi in “rete” (sotto ogni punto di vista) non è quindi uno slogan, ma un’esigenza concreta e indifferibile. Come, infine, è indispensabile incoraggiare la diffusione del concetto di “lavoro culturale” come opportunità di crescita e di occupazione. Spesso si dimentica di quanto sia necessario fondare la Cultura non solo sulla attività di volontariato.
Donazioni/Erogazioni liberali in favore della
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- Per i privati: è possibile avere una detrazione d’imposta del 30% della somma donata per importi non superiori ai 30mila euro annui; in alternativa è possibile portare in deduzione del reddito totale una somma fino al 10% del reddito stesso.
- Per le imprese: è possibile dedurre dal reddito d’impresa una somma nel limite del 10% del reddito dichiarato.
LE CONDIZIONI
La detrazione o la deduzione sono consentite a condizione che:
- L’erogazione sia eseguita tramite bonifico bancario sul conto corrente intestato alla Fondazione oppure tramite il servizio Paypal;
- Venga esibita, in sede di dichiarazione dei redditi, la ricevuta dell’avvenuto versamento rilasciata dalla Fondazione;
- Nella causale del versamento venga sempre indicata la dicitura “Erogazione liberale”
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BIC BAPPIT21P23
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