Daniela Mazzucca
Gianvito Mastroleo
Corrado Nicola De Benedittis
Sindaco di Corato, socio pubblico
Lea Durante
Socio privato
Enzo Lavarra
Designato dal Presidente della Regione Puglia, socio di diritto
Giuseppe Lovascio
Sindaco di Conversano, socio di diritto
Pippo Manzari
Socio fondatore, privato
Marco Panara
Socio privato
Luigi Quaranta
Designato dal Sindaco della Città Metropolitana di Bari, socio di diritto
Filippo Giannuzzi
EFFETTIVI
Luigi Cisternino
Giovanni Simone
DIRETTORE CENTRO LIBREXPRESSION
Thierry Vissol
DIRETTORE “IL PIACERE DI LAVORARE”
Francesco Errico
Antonia Carparelli
Consigliere per la governance economica, Commissione Europea Rappresentanza in Italia
Marina Calamo Specchia
Docente di Diritto Costituzionale – Università di Bari
Marina Comei
Docente di Storia dell’Economia – Università di Bari
Piero Ignazi
Docente di Scienza politica – Università di Bologna
Luciano Monzali
Docente di Relazioni Internazionali – Università di Bari
Carmine Pinto
Docente di Storia contemporanea – Università di Salerno
Onofrio Romano
Politologo, Docente di Sociologia – Università di Bari
Antonello Scialdone
Struttura di Coordinamento Scientifico, Dipartimento Lavoro e Politiche sociali ISFOL, Roma
Giovanni Scirocco
Docente di Storia contemporanea – Università di Bergamo, Vice direttore Rivista storica del Socialismo
Carlo Spagnolo
Docente di Storia contemporanea e Cattedra Jean Monnet – Università di Bari
Gianfranco Viesti
Docente di politica economica – Università di Bari
Roberto Voza
Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza – Docente di Diritto del Lavoro Università di Bari
Donando il 5×1000 alla Fondazione Di Vagno contribuirai a sostenere i progetti culturali e le attività sempre a servizio della comunità.
Basta la tua firma e il Codice Fiscale 93292400723 nel riquadro dedicato al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’ART. 10, C. 1, Lett A), del D.LGS N. 460 del 1997”.
Gli istituti di cultura vanno verso un nuovo ruolo, che li vede come centri di servizi culturali capaci di rendere partecipi i giovani interessati a scambi ed esperienze. Sposare fino in fondo i moderni mezzi della “comunicazione” consente di far mantenere la capacità di attirare anche l’attenzione fisica verso una Biblioteca, di renderla elemento comunitario, e quindi, di tenerla sempre al centro dell’attenzione e della riflessione attraverso le attività proposte: detto in altri termini “essere” e non solo “rappresentare” veramente un “luogo utile” di elaborazione condivisa. Mettersi in “rete” (sotto ogni punto di vista) non è quindi uno slogan, ma un’esigenza concreta e indifferibile. Come, infine, è indispensabile incoraggiare la diffusione del concetto di “lavoro culturale” come opportunità di crescita e di occupazione. Spesso si dimentica di quanto sia necessario fondare la Cultura non solo sulla attività di volontariato.
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LE CONDIZIONI
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