Fondazione
Giuseppe Di Vagno
(1889 - 1921)

La Fondazione porta il nome di Giuseppe Di Vagno primo Deputato socialista al Parlamento Nazionale vittima nel 1921 della violenza fascista. La Fondazione trae origine ed ispirazione ideale dall’Istituto di cultura socialista “Giuseppe Di Vagno” costituito alla fine del 1943 dallo storico Antonio Lucarelli.
Persegue l’obiettivo del recupero della Memoria democratica e antifascista attraverso l’Archivio storico, la Biblioteca e le sue attività culturali rivolte soprattutto agli studenti e alle giovani generazioni.
Organizza mostre, promuove ricerche storiche e convegni di Studio, organizza annualmente i festival di cultura europea Lectorinfabula e Lector in Scienza, il Premio Rossella Panarese, la Scuola di Reportage Narrativo Alessandro Leogrande. Gestisce il Centro “Librexpression” per il diritto alla satira e la libertà di espressione e l’Osservatorio “Il piacere di lavorare”, dedicato al vasto tema del lavoro; è partner della COPEAM (Conferenza per l’Audiovisivo del Mediterraneo), del network delle riviste di cultura europee EUROZINE. Pubblica la Rivista on line «PAGINA’21», direttore Oscar Buonamano (Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Bari il 23 aprile 2019 al n°9. Registro della stampa del Tribunale di Bari n°9-2019); cura una propria Collana editoriale presso l’Editore Rubbettino.
I soci della Fondazione si distinguono in soci privati ordinari e soci pubblici. Sono soci privati ordinari i fondatori e i nuovi soci che hanno chiesto di aderire in questi ultimi anni e soci aderenti che chiedono di aderire in quanto tali.
Sono soci pubblici la Città Metropolitana di Bari e il Comune di Conversano (soci fondatori); la Regione Puglia, le ex Province di Foggia, di Lecce e di Brindisi; i Comuni di Bari, Barletta, Corato, Mola di Bari, Noci, Castellana Grotte, Alberobello, Ruvo di Puglia, Noicattaro.
La Fondazione è iscritta nel Registro delle persone giuridiche riconosciute con provvedimento dell’Ufficio territoriale del Governo (Prefettura di Bari) n. 60/P del 6/10/2010, e del Presidente della Regione del 27/12/2003 n. 134 Reg. pers. Giur.; nel Registro ONLUS con Provvedimento del Direttore Regionale della Puglia – Agenzia delle Entrate – prot. n. 28121 in data 29/05/2006; nella Tabella Triennale del Ministero dei Beni Culturali a partire dal 2008.

Presidente

Daniela Mazzucca

Consiglio di Amministrazione

TESORIERE
Angelo Sciannamblo
PRESIDENTE ONORARIO

Gianvito Mastroleo

CONSIGLIERI
Giuseppe Colonna

Sindaco di Mola di Bari, socio pubblico
Piero D’Argento

Socio privato

Corrado Nicola De Benedittis

Sindaco di Corato, socio pubblico

Lea Durante
Socio privato

Enzo Lavarra
Designato dal Presidente della Regione Puglia, socio di diritto

Giuseppe Lovascio
Sindaco di Conversano, socio di diritto

Pippo Manzari

Socio fondatore, privato

Marco Panara
Socio privato

Luigi Quaranta
Designato dal Sindaco della Città Metropolitana di Bari, socio di diritto

Segretario Generale

Filippo Giannuzzi

Collegio dei revisori

PRESIDENTE
Ruggiero Pierno

EFFETTIVI
Luigi Cisternino
Giovanni Simone

Staff

AMMINISTRAZIONE
Maria Giovanna Volpe
GESTIONE BIBLIOTECA E ARCHIVI
Vittorio Di Lorenzo
GESTIONE BIBLIOTECA E ARCHIVI
Mariaserena Melillo
RESPONSABILE ARCHIVI
Leonardo Musci
DIRETTORE PAGINE ’21
Oscar Buonamano

DIRETTORE CENTRO LIBREXPRESSION
Thierry Vissol

DIRETTORE “IL PIACERE DI LAVORARE”
Francesco Errico

Comitato scientifico

PRESIDENTE
Giuseppe Moro
Direttore Dipartimento Scienze Politiche, Docente di sociologia – Università di Bari

Antonia Carparelli
Consigliere per la governance economica, Commissione Europea Rappresentanza in Italia

Marina Calamo Specchia
Docente di Diritto Costituzionale – Università di Bari

Marina Comei
Docente di Storia dell’Economia – Università di Bari

Piero Ignazi
Docente di Scienza politica – Università di Bologna

Luciano Monzali
Docente di Relazioni Internazionali – Università di Bari

Carmine Pinto
Docente di Storia contemporanea – Università di Salerno

Onofrio Romano
Politologo, Docente di Sociologia – Università di Bari

Antonello Scialdone
Struttura di Coordinamento Scientifico, Dipartimento Lavoro e Politiche sociali ISFOL, Roma

Giovanni Scirocco
Docente di Storia contemporanea – Università di Bergamo, Vice direttore Rivista storica del Socialismo

Carlo Spagnolo
Docente di Storia contemporanea e Cattedra Jean Monnet – Università di Bari

Gianfranco Viesti
Docente di politica economica – Università di Bari

Roberto Voza
Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza – Docente di Diritto del Lavoro Università di Bari

SOSTIENI LA FONDAZIONE

Dona il 5x1000

Donando il 5×1000 alla Fondazione Di Vagno contribuirai a sostenere i progetti culturali e le attività sempre a servizio della comunità.


Basta la tua firma e il Codice Fiscale 93292400723 nel riquadro dedicato al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’ART. 10, C. 1, Lett A), del D.LGS N. 460 del 1997”.

Gli istituti di cultura vanno verso un nuovo ruolo, che li vede come centri di servizi culturali capaci di rendere partecipi i giovani interessati a scambi ed esperienze. Sposare fino in fondo i moderni mezzi della “comunicazione” consente di far mantenere la capacità di attirare anche l’attenzione fisica verso una Biblioteca, di renderla elemento comunitario, e quindi, di tenerla sempre al centro dell’attenzione e della riflessione attraverso le attività proposte: detto in altri termini “essere” e non solo “rappresentare” veramente un “luogo utile” di elaborazione condivisa. Mettersi in “rete” (sotto ogni punto di vista) non è quindi uno slogan, ma un’esigenza concreta e indifferibile. Come, infine, è indispensabile incoraggiare la diffusione del concetto di “lavoro culturale” come opportunità di crescita e di occupazione. Spesso si dimentica di quanto sia necessario fondare la Cultura non solo sulla attività di volontariato.

Ancora stenta a farsi strada la piena consapevolezza che attraverso la Cultura si riesca a produrre reddito e opportunità di lavoro. Un percorso che va incoraggiato e incentivato. Ecco perché proseguire nel solco intrapreso non esclude nello stesso tempo la possibilità di un continuo rinnovamento. Il networking con altre istituzioni, politiche e culturali, le biblioteche, gli istituti e le fondazioni, le Università e le Scuole, i giornali e riviste di cultura, le sinergie con radio e tv, per una condivisione di idee e progettualità; l’europeizzazione e l’internazionalizzazione delle attività di promozione culturale; la sostenibilità economica attraverso il ricorso al sostegno e al finanziamento di diversi interlocutori pubblici e privati; l’investimento nella tecnologia, fondamentale affinché l’elaborazione culturale trovi forme e vie più attuali e adeguate per la sua diffusione.

Donazioni/Erogazioni liberali in favore della
Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)”

LE EROGAZIONI SONO DETRAIBILI/DEDUCIBILI DAL REDDITO

 

  • Per i privati: è possibile avere una detrazione d’imposta del 30% della somma donata per importi non superiori ai 30mila euro annui; in alternativa è possibile portare in deduzione del reddito totale una somma fino al 10% del reddito stesso.

 

  • Per le imprese: è possibile dedurre dal reddito d’impresa una somma nel limite del 10% del reddito dichiarato.

LE CONDIZIONI


La detrazione o la deduzione sono consentite a condizione che:


  • L’erogazione sia eseguita tramite bonifico bancario sul conto corrente intestato alla Fondazione oppure tramite il servizio Paypal;

  • Venga esibita, in sede di dichiarazione dei redditi, la ricevuta dell’avvenuto versamento rilasciata dalla Fondazione;

  • Nella causale del versamento venga sempre indicata la dicitura “Erogazione liberale”

PER LA TUA DONAZIONE CON BONIFICO BANCARIO
Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)”
Banca XXXX
IBAN ITXXXX
BIC BAPPIT21P23

 

Per informazioni o per richiedere la ricevuta dell’avvenuto versamento, si prega di contattare l’amministrazione della Fondazione al numero +39 080XXXXXXX oppure all’indirizzo mail info@fondazione.divagno.it

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