Matteotti in the Sky
Si è intitolata “Matteotti in the Sky” la cerimonia laica con cui la Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) ha deciso di celebrare il Centenario della morte di Giacomo Matteotti alla vigilia del giorno del suo assassinio.
Una performance unica, un rito civile, organizzata a Palazzo Braschi a Roma, in concomitanza con la mostra “Giacomo Matteotti. Vita e morte di un padre della democrazia” nel Museo di Roma, un evento a metà tra testimonianza civile e teatro, che si è svolto in due distinti momenti.
Iniziato alle 22.00 di domenica 9 giugno per terminare all’una di lunedì 10 giugno, in uno spazio allestito su Piazza Navona davanti a Palazzo Braschi, dove rappresentanti del mondo culturale si sono alternati, in un’adunanza democratica, per ricordare il deputato ucciso dal regime. Hanno partecipato Alberto Aghemo presidente della Fondazione Giacomo Matteotti, lo storico Mauro Canali, la storica Simona Colarizi, il politico, giornalista e saggista Miguel Gotor, Daniela Mazzucca presidente della Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), Gianvito Mastroleo presidente onorario della Fondazione Di Vagno, Aldo Patruno direttore del Dipartimento cultura della Regione Puglia, Vincenzo Maria Vita presidente AaMOD – Archivio audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, e il giornalista Vittorio Zincone autore per Neri Pozza del recentissimo “Matteotti. Dieci Vite”.
Al termine degli interventi una parentesi musicale ha introdotto il pubblico al brano The Great Gig in The Sky dei Pink Floyd che ha accompagnato l’inizio della performance dell’attrice Elena Cotugno che ha recitato, dal terrazzo di Palazzo Braschi, un estratto dall’ultimo discorso tenuto da Giacomo Matteotti alla Camera dei Deputati, dando corpo e voce alle parole che il leader socialista proferì il 30 maggio 1924 dinanzi ad un parlamento ormai divenuto il “bivacco di manipoli” prospettato da Mussolini.
L’ideazione, la direzione artistica e la regia de “Le urla dei fascisti. La fine della democrazia, nella notte tra il 9 e il 10 giugno” è di Gianpiero Borgia che ha tratto ispirazione da La Lectura Dantis tenuta da Carmelo Bene sulla Torre degli Asinelli il 31 luglio 1981, nel primo anniversario della strage alla Stazione di Bologna, e da The Great Gig in The Sky, brano storico dei Pink Floyd sulla sfida alla paura della morte, sull’urlo come sfida dell’individuo all’universo.
L’evento rientra nelle iniziative connesse alle celebrazioni per il Centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti (1924-2024), ed è stato realizzato con il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali. Il materiale d’archivio è stato fornito da Archivio di Stato di Roma, Fondazione Pietro Nenni, Fondazione Anna Kuliscioff e Fondazione Giacomo Matteotti.