Scuola di reportage narrativo Alessandro Leogrande

«Definire cosa siano l’inchiesta o il reportage oggi è molto difficile, perché eterogenei sono gli approcci e i risultati. Alcuni li definiscono metagiornalismo, altri paraletteratura: insomma qualcosa che è sempre a lato, al di qua o al di là di qualche “corrente centrale” che si è andata definendo nel corso del Novecento. Il fatto è che esiste una vasta terra di mezzo, all’incrocio tra letteratura, sociologia, storia (storia del passato prossimo e storia del presente che si fa), antropologia, giornalismo (ma potremmo aggiungere anche urbanistica, ecologia, psicologia, medicina eccetera): è possibile praticarla, aggirarsi al suo interno, mescolando i generi, dilatandoli e rivoltandoli, facendoli reagire l’un con l’altro. Non tutti, ovviamente ci riescono. Ma alcuni esempi contemporanei – Kapuscinski, Aleksievic, Langewiesche e altri – spiegano al meglio, con le loro pagine, con la loro opera, quali livelli possano essere raggiunti.».
Con queste parole Alessandro Leogrande introduceva il suo saggio sui Modelli e metodi nella pratica di inchiesta nel volume Le pratiche dell’inchiesta sociale, curato da Stefano Laffi per le Edizioni dell’Asino nel 2009. Si tratta di un approccio alla scrittura che pesca stilemi e suggestioni da una ricca e articolata tradizione, magistralmente interpretata da Leogrande nei suoi lavori più conosciuti (Uomini e caporali, La frontiera, solo per citarne alcuni).
Ed è a partire da questa riflessione che vogliamo dare avvio alla “Scuola di reportage narrativo Alessandro Leogrande”, un progetto che nasce con la stessa naturalezza con cui il baco produce la seta, a partire dal forte legame che univa e unisce ancora la storia della Fondazione Giuseppe di Vagno e Alessandro Leogrande.

Moduli di formazione

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L’idea di proporre una «scuola» di reportage narrativo nasce dalla volontà di dare un contributo di continuità alla ricerca, all’approccio metodologico, lavorativo, culturale e politico che ha animato il lavoro culturale di Alessandro Leogrande. La scuola si svilupperà all’interno di sei moduli didattici e vedrà la partecipazione di Marino Sinibaldi e Giuliano Battiston che daranno avvio al percorso, a partire da quello che è stato il contributo di Alessandro Leogrande al lavoro e al mondo culturale. Si articolerà successivamente con il supporto di Goffredo Fofi, Christian Elia, Arlinda Dudaj, Rai Radio 3, Luigi Politano e tanti altr* per indagare la costellazione di strumenti, immaginari e pratiche che animano il reportage narrativo, con uno sguardo capace di guardare alla produzione culturale di Alessandro Leogrande come prospettiva fondamentale per comprendere e attraversare le trasformazioni del presente.

Come iscriversi

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È possibile iscriversi compilando l’apposito form di iscrizione dopo aver preso visione del bando di partecipazione e del programma delle attività. Questa prima edizione vedrà la creazione di una classe di 18 partecipanti.

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