L’utente ammesso alla consultazione può autogestirsi la riproduzione digitale dei documenti per i quali ha fatto richiesta di accesso. Le riproduzioni dei documenti sono liberalizzate ai sensi della legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge per il mercato e la concorrenza).
Lo studioso ha facoltà di utilizzare solo mezzi di riproduzione a distanza (fotocamera o smartphone) che non determinino contatto diretto con il documento senza l’uso di flash, stativi o treppiedi. L’utente deve comunque compilare il modulo di richiesta per le riproduzioni (download modello).
La Fondazione effettua, altresì, un servizio di riproduzioni digitali per conto degli studiosi, sempre dietro presentazione dell’apposito modulo di richiesta. Il servizio fornisce scansioni a colori dei documenti fino al formato A3 con risoluzione a 300 dpi. Il servizio è gratuito fino a dieci scansioni. Per consistenze maggiori il costo è di 0,50 euro per ogni scansione senza alcuna franchigia. Eventuali scansioni con risoluzione più elevata sono disponibili secondo modalità e prezzi da concordare. L’invio o la consegna delle scansioni avviene entro 15 giorni dal pagamento della somma stabilita. Questi costi sono maggiorati qualora i documenti da digitalizzare siano stati estratti con una ricerca effettuata dal personale della Fondazione e non dal ricercatore stesso. Il costo è di euro 25 fino a 5 unità archivistiche; di euro 50 sopra le 5 unità archivistiche.
L’invio delle scansioni avviene entro 5 giorni lavorativi dal pagamento della somma stabilita.
Se l’inventario rende possibile identificare singoli documenti di interesse dello studioso, le riproduzioni riguarderanno quei documenti. In caso contrario il fascicolo dovrà essere acquisito integralmente.
I documenti richiesti in consultazione dovranno essere utilizzati ad esclusivo scopo di studio. È severamente vietato l’utilizzo delle eventuali duplicazioni dei documenti al di fuori delle finalità di lavoro indicate sulla scheda di consultazione; in particolare è vietato il loro utilizzo per usi commerciali di alcun genere, la loro cessione a titolo gratuito o oneroso, a terzi e la loro pubblicazione, in tutto o in parte, senza esplicita autorizzazione del Presidente della Fondazione.
Qualora la riproduzione dei documenti esaminati fosse finalizzata ad una pubblicazione, l’utente ha l’obbligo di inoltrare una richiesta di autorizzazione (download modello) in cui dichiara di osservare le disposizioni sul diritto d’autore e di citare nella pubblicazione la fonte archivistica.
L’utente che consulta i documenti s’impegna a depositare presso la Fondazione Giuseppe Di Vagno una copia dei risultati della ricerca (tesi di laurea, dottorato, articolo, saggio ecc.) nella quale sia stato utilizzato e citato anche un solo documento dell’Archivio.
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